Museo Hof Van Busleyden

Jan van Roome (1498-1521)

Affreschi

Sara Verhaert

Frederik de Merodestraat 65, Mechelen

Ti piacerebbe tenere conversazioni al cospetto di maestosi affreschi, al pari di menti geniali quali Tommaso Moro ed Erasmo da Rotterdam? Nel palazzo Hof van Busleyden si trovano dipinti rinascimentali del XVI secolo decisamente rari.

Stadspaleis en tuinen (c) Sophie Nuytten - Museum Hof van Busleyden

Museo Hof Van Busleyden

Nel 1506, Hiëronymus van Busleyden decise che il suo palazzo di Mechelen dovesse essere oggetto di una profonda ristrutturazione nel tipico stile borgognone. Fece erigere una nuova ala con un portico e una torre con scale a volta. Acquistò anche il terreno circostante, trasformandolo in un giardino ornamentale. Fino alla sua morte, nel 1517, Van Busleyden continuò ad abbellire la sua dimora e i successivi proprietari, Karel van Arenberg e Anna van Croy, proseguirono nell’opera dal 1589. Dotarono la torre delle scale di un’alta sovrastruttura a punta, vero e proprio status symbol nell’architettura borgognona. Nel 1619, l’architetto Wenceslas Cobergher acquisto l’Hof van Busleyden e vi installò un Monte della Misericordia, istituto di credito pubblico a cui i meno abbienti potevano rivolgersi per prestiti senza tassi di interesse usurai. A tal scopo fece realizzare una nuova ala sul lato nord del cortile interno. Ma nel 1914 un incendio mandò in cenere quasi l’intero complesso. Successivamente, nel 1938 l’Hof van Busleyden aprì le sue porte come museo comunale.

Affreschi - Jan van Roome

Nell’ipocausto, un piccolo ambiente nel palazzo nobiliare del XVI secolo, Hiëronymus van Busleyden amava intrattenersi con i suoi ospiti. Gli affreschi erano argomento di conversazione per l’élite intellettuale che vi riceveva, tra cui grandi umanisti come Tommaso Moro ed Erasmo da Rotterdam. È una fortuna che gli affreschi siano rimasti così ben conservati, perché durante l’incendio del 1914 andarono parzialmente distrutti, salvo alcune parti che furono risparmiate. È il caso del Banchetto di Tantalo e della Caduta di Fetonte, scene bibliche e mitologiche in tipico stile rinascimentale fiammingo, realizzate intorno al 1508, probabilmente da Jan van Roome. La tecnica usata è la tempera, in cui i pigmenti secchi vengono miscelati con albume d’uovo e acqua.